Teatro

Arnold Dreyblatt e il minimalismo creativo

Arnold Dreyblatt e il minimalismo creativo

Sabato 17 maggio, alle ore 21, Arnold Dreyblatt con l' Orchestra of Excited Strings si esibisce a Bologna presso il Centro di Ricerca Musicale Teatro San Leonardo, nell'ambito della venticinquesima edizione del festival di musica contemporanea Angelica.

Arnold Dreyblatt, nato a New York nel 1953 e residente a Berlino dall'84, è un artista visivo americano che fa parte della seconda generazione di compositori minimalisti newyorkesi. Dopo aver studiato cinema e video arte alla S.U.N.Y. di Buffalo, ha sviluppato un approccio unico alla composizione e alla performance musicale. Dalla fine degli anni ‘70, ha inventato una serie di strumenti modificati, nuove tecniche esecutive e un sistema di intonazione speciale che crea una musica  trascendentale eseguita da varie formazioni da lui dirette sotto il nome di "The Orchestra of Excited Strings".

Le sue composizioni sono basate su armonici, e quindi solo sull'intonazione, suonate sia attraverso una tecnica ad arco, che ha sviluppato per il suo basso modificato, sia mediante altri strumenti convenzionali, che accorda in modo specifico. Dapprima utilizza solo una pulsazione sonora costante, a cui  aggiunge più strumenti e ritmi in variazione continua.
Il progetto di Dreyblatt, mantiene la sua importanza per il ripensamento dell'identità, della storia, della cultura e della memoria, rifiutandosi di allontanarsi o di trascendere dalle  tracce di archiviazione pubbliche.

Per la performance del 17 maggio saranno eseguite due partiture diverse: nella prima, Spin Ensemble, del 2011,  Arnold Dreyblatt ha creato una tavolozza di segnali acustici e di pattern provenienti da un progetto di registrazione comprendente una macchina per la risonanza magnetica il cui potente campo magnetico viene gradualmente alterato da frequenze radio rotanti. I segmenti sonori sono stati analizzati, decostruiti e raggruppati in base all'altezza, il ritmo e la densità. I file così ottenuti sono stati combinati e fusi, senza però essere trattati digitalmente o alterati in alcun modo, per formare una composizione.

Nella seconda parte viene presentata una composizione per l‘Orchestra of Excited Strings, Nodal Excitation,  del  1979,  in cui viene sviluppato un repertorio di isolati attacchi percussivi e con l'archetto, che viene simultaneamente fatto scivolare sulle corde del basso, creando toni ripetuti, con una matrice in continua evoluzione, ricca di sfumature complesse.  Per l'ultimo pezzo, "Name Game", Dreyblatt suona sulle serie armoniche con un emulatore dei Drawbar (tiranti) di un organo Hammond.